Domenico Candela, chef del ristorante George del Grand Hotel Parker’s di Napoli, stella Michelin. Classe ’86, napoletano, Domenico Candela è arrivato a gennaio 2018 a guidare la brigata e il nuovo corso del George portando a Napoli il suo bagaglio di esperienze e formazione maturato in prestigiose cucine italiane ed internazionali, tra cui quelle dei pluristellati Alain Solivérès prima e Yannich Alléno poi.
Chef, ci chiediamo come è nata la sua passione per la cucina?
“Tra i banchi di scuola, il primo anno di Istituto Alberghiero”.
Cosa significa essere oggi uno chef di un ristorante stellato?
“Oltre alla passione e al sacrificio e alla dedizione, essere uno chef di un ristorante stellato significa essere un buon leader, saper coordinare le brigate, conoscere i propri clienti e le loro esigenze, essere un esempio per il team”.
La stella indica nella guida Michelin «una cucina eccellente e una deviazione dai propri itinerari»?
“A mio avviso la stella indica eccellenza, ricerca ed avanguardia, ma anche territorio e stagionalità”.
Cosa ci propone a cena stasera?
“Oggi vi propongo un risotto: “raggio di sole”. Risotto mantecato con succo fermentato di fichi d’India bastardone tardivo, gamberi rossi al naturale, formaggio caprino e olio al dragoncello”.
Ci racconti l’esperienza più significativa?
“Sicuramente la mia esperienza più significativa sono stati gli anni trascorsi in Francia”.
Diventare chef, un sogno realizzato?
“Sì è un sogno realizzato, sicuramente arrivare alla stella Michelin è un traguardo condiviso e raggiunto insieme a tutta l’equipe”.
Lei cosa chiede al personale di sala?
“Chiedo unione con la brigata di cucina e conoscenza della filosofia dei piatti e del ristorante per trasmetterle al meglio ai nostri clienti”.
Ci spiega cosa c’è dietro la cucina?
“Dietro alla cucina c’è tanto studio, ci sono numerose ore di lavoro e come sempre c’è passione e dedizione”.
Cosa ne pensa del binomio cucina, cultura del territorio?
“Penso che rappresenti la perfezione, la cucina è cultura del territorio”.
A quale piatto è più affezionato?
“Il piatto a cui sono più affezionato è lo spaghetto al pomodoro. Il piatto “Pomod’oro” con spaghettone di Gragnano Igp con diverse qualità e consistenze dei nostri pomodori campani