“Siamo i primi in Italia ad aver riunito imprenditori e lavoratori che abbandonano vecchi asti e bandiere politiche per sposare un unico progetto; primi in Italia ad aver riunito più settori dello stesso comparto dell’agroalimentare” – parla l’avv. Ilaria Renna, ai vertici dell’AICAN.
La presidente è stata scelta prioritariamente per il contributo offerto nel CGON e la notoria
professionalità che ha messo in campo con puntualità e impegno da sempre.
“Con l’Associazione partiamo sostanzialmente dagli operatori del Centro Agro Alimentare di Napoli: grossisti del settore ortofrutta, grossisti del settore ittico, società di servizi e logistica. – precisa Renna – Ma abbiamo una rappresentanza anche dei dettaglianti: pescherie, frutterie e operatori del settore Ho.Re.Ca. Settori che abbiamo deciso di riunire, perché riteniamo che il problema del singolo è il problema del gruppo. Ambiti che non sono stati sempre ben rappresentati e mai sono stati uniti, oltre ad essere stati manipolati da scelte obsolete di organizzazione lavorativa che di fatto ne impediscono il progresso: la rappresentanza dei singoli settori avviene attraverso esponenti di categoria. Ciascun comparto quindi è rappresentato da un esponente inserito nel consiglio direttivo costantemente in coordinamento con la presidenza”.
“Puntiamo come AICAN a creare una linea unica e diretta con le istituzioni; nuove
opportunità di crescita imprenditoriale, soprattutto per i giovani che saranno collocati in affiancamento, e ai quali verranno forniti formazione, info su opportunità imprenditoriali e consulenza tecnica; promuovere progetti di marketing per la valorizzazione dei prodotti locali, la sicurezza alimentare e la salubrità. Inoltre, ogni associato avrà a sua disposizione un “punto d’ascolto” all’interno del Centro Agro Alimentare di Napoli a cui poter fare sempre e comunque riferimento. – aggiunge la presidente – Sarà nostra cura rafforzare il valore del C.A.A.N., in quanto società partecipata del Comune di Napoli, affinché se ne promuova il valore pubblicistico”.
“Con il Sindaco del Comune di Napoli De Magistris e con il Presidente del CAAN Carmine Giordano, AICAN ha appena un importante per sorso di dialogo. Entrambi, con grande capacità di ascolto, si sono dimostrati disponibili ad un confronto per l’individuazione delle questioni da affrontare. Preciso che quali primi obiettivi, lavoreremo affinché la politica e le istituzioni inseriscano quanto prima il nostro comparto nel piano vaccinale, per il primario ed essenziale ruolo che svolgiamo quotidianamente per l’intera comunità. Siamo convinti che tutti i Centri Agro Alimentari d’Italia e anche il CAAN, in Campania, debbano far valere il proprio ruolo istituzionale di principali centri di approvvigionamento di beni di primaria necessità. – sottolinea – Centri privatistici che rivestono un’importanza pubblica in quanto società a partecipazione pubblica, che devono essere il principale punto di riferimento, ciascuno nel proprio territorio. Ci interesseremo sulla questione delle rampe dedicate alla struttura, ripartendo da dove si sono fermate le operazioni. La maggiore fruibilità al CAAN sarà tra i primi obiettivi da perseguire. Un accesso diretto dai raccordi autostradali è un’opera che senza dubbio aprirebbe nuovi scenari importanti per lo sviluppo socio economico della struttura”.
“È nostra intenzione batterci per la riapertura della stagione lavorativa del wedding e del settore ho.re.ca, fortemente penalizzato dalla pandemia. Nella consapevolezza che le scelte politiche devono essere rispettose della salute pubblica, vogliamo trovare soluzioni alternative e dare voce a tutti gli operatori che ad oggi soffrono una stagione (quella precedente) di investimenti senza entrate e affitti ancora da pagare, e che oggi ancora non hanno certezze per una stagione che dovrebbe riaprirsi a breve. Non inseriti nel piano vaccinale, senza alcuna garanzia di ripresa, con fitti da pagare e senza ristori, gli operatori dell’ho.re.ca. stanno attraversando una crisi senza eguali, che inevitabilmente si sta riversando sull’intero settore agroalimentare e anche sugli operatori del C.A.A.N.” – stigmatizza con energia.
“Vorremmo che si dedicasse ai mercati rionali, alle frutterie e alle pescherie, uguale attenzione, affinché non siano soggetti a disparità di trattamento, rispetto ai supermerca – conclude – e daremo voce a tutti gli acquirenti per trovare e proporre soluzioni alternative alle chiusure”.
Afferma con forza che AICAN è “contraria a chiusure discriminanti senza valutazioni di settore e senza ristori, valuterà con gli esponenti di categorie le proposte da porre all’attenzione delle istituzioni, nuove forme di controlli e misure di sicurezza adeguate” è che l’Associazione “si pone a disposizione dell’intero settore agroalimentare come punto di incontro tra le esigenze di tutti i settori per realizzare nuove sinergie con le istituzioni e tra i comparti”.
Armando Giuseppe Mandile