Come testimoniano gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, gli antichi romani erano molto dediti alla religione e ai vari culti a essa legati.
Le loro edicole sacre giunte a noi, protette dal materiale piroclastico dell’eruzione del 79 d.C. ci danno uno spaccato di vita religiosa dei romani di un tempo.
Il cittadino romano, pregava ogni giorno gli spiriti dei propri antenati defunti, che chiamava lares, sottoforma di statuette che conservava in una nicchia all’interno della propria dimora.
Queste nicchie, potevano avere una forma semplice, quindi degli incavi nella parete, oppure una struttura a mò di piccolo tempio, con tanto di sontuose decorazioni, quindi avente la forma di una edicola, così come noi la conosciamo.
Queste edicole talvolta venivano collocate agli angoli delle strade, per invogliare il popolo a pregare i propri lares o comunque le divinità romane.
Tale usanza, fu convertita da padre Rocco, un sacerdote domenicano, al culto cristiano, sostituendo i lares con le immagini di Gesù, la Vergine Maria o i Santi.
Fu nella metà del settecento, che il padre domenicano si rivolse al re Carlo di Borbone, per chiedere il suo intervento in merito ai furti che nottetempo dilagavano in città.
Il monaco propose di realizzare in alcuni punti della città, delle edicole sacre, secondo lo stile romano, illuminate da torce, in modo tale da scoraggiare i malintenzionati che agivano nell’oscurità indisturbati. Nacquero così le edicole cristiane così come noi le conosciamo oggi, disposte in tutti gli angoli del centro storico, illuminato quindi da sacre torce che i fedeli insieme a padre Rocco accendevano la sera. Le strade di Napoli quindi acquisirono una luce diversa, non solo dal punto di vista visivo, ma anche religioso. Le edicole che raffigurarono le immagini sacre, divennero luogo di preghiera, un motivo per fermarsi qualche secondo durante il cammino, per sostare in sacro silenzio. L’idea di padre Rocco piacque al popolo Napoletano, così tanto che in pochi anni aumentarono di gran lunga le edicole sacre in tutti i luoghi della città, sempre più belle, sempre più decorate. Con il tempo nacque l’usanza di offrire come segno di ringraziamento per una grazia ricevuta, la realizzazione di tali edicole, ad opera della persona o delle persone che avevano ricevuto una grazia dalla Madonna o dal Santo.
A Napoli oggi sono più di cinquecento le edicole sacre, ognuna diversa dall’altra, delle vere opere architettoniche, ormai diventate simbolo del patrimonio spirituale e culturale napoletano.
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