La nostra associazione manifesta forti perplessità in merito all’avvio della stagione dei saldi invernali. Come sappiamo, infatti, gli sconti commerciali han preso il via, ufficialmente, in numerose regioni.
Qual è la situazione in Campania?
Seppure l’inizio dei saldi nella nostra regione è fissato per il 5 gennaio 2021, la data è stata inevitabilmente oggetto di una variazione. Sul tema, infatti, si è tenuta una riunione ad hoc fra Regione ed associazioni di categoria. Dunque, sembrerebbe che l’inizio dei saldi sia stato fissato per l’11 Gennaio, sempre che quel giorno la Campania non sia in zona rossa. Infatti, i divieti e le restrizioni stabiliti per contenere l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus faranno sì che la stragrande maggioranza dei negozi resterà con la saracinesca abbassata. Teniamo presente, soprattutto, che la crisi ha reso del tutto privo di senso anche quest’appuntamento tradizionalmente atteso dai consumatori e ancor più dai commercianti.
A cosa serve rinviare la data di avvio degli sconti se le risorse economiche scarseggiano? Crediamo, infatti, che i saldi siano anacronistici e del tutto estemporanei rispetto al momento di profonda crisi economica in cui versa la nostra Regione e tutto il Meridione. Secondo le stime, su 115mila punti vendita del fashion almeno 20mila rischiano di chiudere le serrande. I fatturati delle imprese subiranno una flessione importante, con un calo di oltre 20 miliardi di euro di consumi.
Dunque, sembra chiaro che il ribasso dei prezzi, purtroppo, non rappresenta più, come lo era in passato, una boccata d’ossigeno per il settore dell’abbigliamento ma anzi potrebbe addirittura aggravare ulteriormente la situazione.
Riteniamo, infatti, che tra aperture e chiusure a singhiozzo, oggi sentir parlare di saldi è difficilmente tollerabile. Inoltre, molti operatori del comparto moda, primi fra tutti i negozietti di quartiere, devono affrontare ogni giorno la sfida più difficile: quella con le vendite online. I colossi dell’e-commerce infatti hanno visto crescere esponenzialmente il loro fatturato, grazie a sconti e promozioni d’ogni tipo, mentre al contrario i piccoli negozi cercano di sopravvivere fra saldi posticipati o da evitare del tutto.
In tanti, nella nostra Regione, hanno lanciato promozioni anticipate sperando di attutire il duro colpo ai guadagni legato alla pandemia e alle misure anti-Covid.
“Deve essere lasciata ai commercianti – afferma il presidente della Federconsumatori Campania Rosario Stornaiuolo – la possibilità di decidere come e quando applicare gli sconti e in che percentuale. Ciò consentirebbe almeno in parte di compensare le perdite accumulate nei giorni di chiusura, di fare quello che gli esercizi commerciali non sono riusciti a fare neppure nel periodo delle festività. La nostra associazione da’ voce alle preoccupazioni di molti negozianti campani, privi della liquidità necessaria per pagare tasse, dipendenti, fornitori, affitti, utenze e per far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni. Più che della stagione dei saldi, bisognerebbe parlare delle misure per arginare il dissesto di interi settori economici, come quello della moda.”