È una sfida classica del campionato italiano. L’Inter, eliminata dalle coppe europee e dopo il secondo posto dell’anno scorso, quest’anno è stata costruita per vincere con il confermato allenatore Antonio Conte. L’Inter viene da 4 vittorie consecutive. A ottobre i nerazzurri ambrosiani si sono rinforzati con l’esterno basso Darmian dal Parma 1913 e il mediano Vidal, già con Conte alla Juventus dal Barcellona. In attacco la coppia Lautaro Martinez-Lukaku, 14 gol in due, non sta facendo rimpiangere Mauro Icardi andato al Paris Saint Germain. Non sta rendendo, come suo solito, il portiere sloveno Handanovic.
Cagliari Milan e Torino dopo 11 giornate non hanno avuto nessun calciatore squalificato.
Italo Allodi (1928-1999) è stato manager delle due squadre invece le hanno allenate Giuseppe Chiappella (1924-2009), Rino Marchesi, Marcello Lippi e Ottavio Bianchi che del Napoli è stato anche calciatore. Hanno giocato con Inter e Napoli Amedeo Amedei (1921-2013 ) Ottavio Bugatti (1928-2016), Luis De Menezes Vinicio, Achille Fraschini, Mauro Gatti, Pacifico Cuman (1935-2002 ) Walter Pontel (1937-2003) , Claudio Bandoni, Dino Panzanato, Aristide Guarneri, Spartaco Landini I (1944-2017), Alberto Reif (1946-2012), Oscar Giuseppe Damiani, Giorgio Mariani (1946-2011), Tarcisio Burgnich, Mauro Bellugi, Luciano Marangon I.Giam Piero Ghio, Giuseppe Massa (1948-2017 ), Sauro Catellani, Luciano Marangon I, Fausto Pari, Salvatore Bagni, Luca Mondini. Amedei è stato anche allenatore del Napoli.
Mariolino Corso (1941-2020) è stato una bandiera dell’Inter da calciatore e poi ha allenato gli Allievi del Napoli vincendo un titolo nazionale di categoria nel 1979. Rosario Di Vincenzo ha giocato con l’Inter e poi è stato allenatore dei portieri del Napoli; percorso inverso per il milanese Luciano Castellini che dopo aver chiuso la carriera agonistica nel Napoli è tornato a Milano per allenare i portieri dell’Inter.
QUEI NAPOLETANI, INTERISTI MANCATI
Nel 1970 Enzo Montefusco, mediano del Napoli di Chiappella doveva essere ceduto all’Inter ma lo scugnizzo del Vasto andò al Foggia voluto dal compianto Tommaso Maestrelli (1922-1976). A Foggia Montefusco disputò il miglior campionato della sua carriera, tornò al Napoli ma con poca fortuna.
Alla fine del campionato 1972-73 il baronetto di Posillipo Gianni Improta era il pezzo forte della rosa del Napoli e contendeva al captano Antonio Juliano il ruolo di leader dello spogliatoio. In quegli anni Improta era considerato in rigorista infallibile alla stregua dell’Interista Roberto Boninsegna. I rigori di Improta erano battuti con l’interno piede, spiazzavano il portiere e di infilavano nella parte bassa a fil di palo.
Nell’estate del 1973, ricordato dai napoletani perché ci fu il colera, Improta che non rientrava nei piani del nuovo allenatore Vinicio, era richiesto dall’Inter del presidente Ivanhoe Fraizzoli (1916-1999) ma poi andò alla Sampdoria, società a quei tempi di seconda schiera dove giocò con Marcello Lippi. Si disse che Improta era strato ceduto perché non gradito a Juliano
Nei primissimi anni di Maradona a Napoli (1984-86) vi era un gregario preziosissimo Costanzo Celestino. Il ragazzo di Capri era titolare nell’UNDER21 e nell’estate del 1986 era pronto per andare all’Inter ma un grave incidente fece saltare il passaggio all’Inter.