Il 27 Novembre la Chiesa ci fa ricordare la Medaglia dell’Immacolata, detta medaglia miracolosa , la medaglia realizzata in seguito a quanto accaduto nel 1830 a Parigi, in rue du Bac n. 140, a Santa Caterina Labouré, novizia nel convento delle figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, dove ebbe delle apparizioni mariane. Secondo quanto riferito da suor Labouré, questa medaglia fu coniata — in seguito a una specifica richiesta della Madonna durante la seconda apparizione (27 novembre 1830) — come segno di amore, pegno di protezione e sorgente di grazie. Diffusa nella regione di Parigi durante l’epidemia di colera del 1832 dalle Figlie della Carità, la medaglia avrebbe dato luogo a parecchie, inspiegabili guarigioni. Nel febbraio 1834 è documentato l’appellativo popolare di miracolosa.
Don Giustino aveva una grandissima devozione alla medaglia miracolosa, tanto da renderla parte integrante dell’abito dei suoi religiosi, che la portano sul petto attaccata alla corona del Rosario, e delle sue religiose, che la portano sempre sul petto attaccata al laccio liturgico. Testimoni raccontano che il Beato Padre teneva spesso la mano stretta attorno alla medaglia mentre camminava o parlava con qualcuno.
Inoltre, per tutta la vita egli è stato un distributore della medaglia miracolosa e ogni anno il 27 novembre la distribuiva agli alunni del Vocazionario e ai parrocchiani. Raccomandava anche ai suoi figli di diffonderla il più possibile.
Di rilievo anche il fatto che don Giustino attribuì a questa medaglia la sua guarigione dall’infermità cardiaca che lo aveva portato in punto di morte negli ultimi mesi del 1936. Nel 1937 nel libro dell’anima segnò il 27 novembre come festa della medaglia miracolosa.