Un romanzo ambientato nel quartiere di Pianura. Ivan Tudisco sceglie come scenario il quartiere napoletano per raccontare la storia di una famiglia normale, come tante altre alla prese con i problemi della vita. Una famiglia in cui le difficoltà economiche e la mancanza di lavoro hanno un effetto devastante provocando la disgregazione degli affetti e del nucleo familiare. Tudisco, al suo primo romanzo, fa vivere i suoi personaggi nella periferia napoletana proponendo un lavoro di genere neorealista. L’autore narra il vissuto quotidiano di persone e i loro problemi. I protagonisti sono sono stati ispirati dalla realtà, da persone che effettivamente l’autore ha conosciuto e che la sua sensibilità ha reso vivi nelle pagine del libro.
Intervista all’autore di “Gente di Pianura”
Come nasce l’idea del romanzo?
“Il romanzo nasce anzitutto dal titolo venuto in mente per una fulminea ispirazione, da lì ho cercato di realizzare qualcosa che avesse a che fare con il territorio di Pianura, per restare fedele al titolo”.
In che modo il lavoro è legato al quartiere di Pianura?
“È legato al quartiere mediante uno dei personaggi principali: Alfonso, che cacciato di casa da sua moglie, inizia a vivere di espedienti e questi lo porteranno a conoscere Enrico, che vive abusivamente in un appartamento di Pianura. Ho deciso di approfittare del contesto letterario per mettere in mostra le incongruenze di questo quartiere”.
Che tipo di storie hai raccontato?
“Voglio raccontare uno spaccato reale di molte famiglie o persone della nostra società. Ho conosciuto personalmente donne studentesse o mogli divorziate che si sono date alla prostituzione, quindi desidero raccontare la verità che magari in pochi conoscono o che non desiderano mettere in mostra, una verità nuda e cruda, senza infiorettature, ma una verità ricca di speranza. Così come ho conosciuto uomini che dopo una non voluta separazione si sono impoveriti, nel disinteresse sociale”.
Il romanzo
“Gente di Pianura”, è la storia drammatica di una famiglia napoletana, trovatasi ad affrontare una disastrata restrizione economica, causata dalla mancanza di lavoro. Alfonso, un uomo buono, viene licenziato a causa del fallimento della fabbrica dove lavorava come tuttofare. La difficoltà di reperire un’altra occupazione induce donna Patrizia, sua moglie, a troncare il loro matrimonio, stanca ormai di vivere in una condizione di disagio economico. Alfonso inizia a vivere di espedienti, prima come clochard, poi come venditore ambulante, grazie all’aiuto di Enrico, un uomo di scarsa moralità che condividerà con lui un appartamento occupato abusivamente nel quartiere Pianura, zona occidentale di Napoli. Donna Patrizia invece, insieme a sua figlia Gemma, dopo la separazione, intraprende la strada della prostituzione. Gemma una ragazza di 25 anni, circuita da sua madre, si lascia condurre non senza un iniziale difficoltà, su questa strada. La ragazza un giorno si innamorerà di Dino, che nulla sa della sua vita privata.
L’autore
Ivan Tudisco ha pubblicato una raccolta di versi e le sue poesie sono state pubblicate in diverse antologie. Dalla poesia è passato alla narrativa e ha all’attivo due racconti brevi, un racconto natalizio e una favola. È uno studioso della lingua napoletana. Per la testata giornalistica Quicampiflegrei.it cura la rubrica “La rinascita della poesia napoletana”.
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