Sabato 19 settembre, alle ore 17, a Napoli, nel Chiostro di San Domenico Maggiore, per la rassegna letteraria “In-chiostro: Editori e Scrittori incontrano la città” – organizzata in sinergia dalle case editrici “Valtrend”, “inKnot” e “Homo Scrivens”, con la collaborazione dell’ACE (Associazione Campana Editori), in programma dal 3 al 26 settembre – l’archeologa Anna Abbate, collaboratrice di QuiCampiFlegrei.it, presenterà i volumi di storia e culinaria “Da Apicio… a Scapece” e “Biancomangiare… Il medioevo in tavola”, entrambi editi da Valtrend.
Nel primo volume l’autrice affronta la cucina romana, soffermandosi sulla figura di Marco Gavio Apicio cui si deve un ricco e colorito ricettario tuttora punto di riferimento di molti chef, nonché ideatore della cucina alla scapece basata sull’utilizzo dell’aceto al fine di ammortizzare il cattivo sapore dei cibi in quanto, non esistendo a quel tempo i conservanti ed essendo il sale un lusso che pochi potevano permettersi, bastavano pochi giorni perché la carne e il pesce andassero a male. Tale stratagemma, dispiace dirlo, è tuttora utilizzato da alcuni ristoratori disonesti per stordire i cattivi sapori al fine di propinare ai clienti prodotti di bassa qualità.
Nel secondo volume l’Abbate tratta invece della cucina medioevale, senza tralasciare la medicina e le tradizioni sorte nei monasteri veri motori culturali dell’epoca. Fu in questo periodo storico che nacquero i primi metodi di conservazione dei cibi e delle conserve alimentari, quali marmellate e sottoli, introdotti dai frati nei cenobi. E fu sempre in quest’epoca che la medicina e la farmacopea fecero passi da gigante grazie alla scuola salernitana che ancora oggi è un punto di riferimento per molti medici e farmacisti.
Con uno stile semplice e diretto, che non sminuisce affatto il valore storico/letterario dei volumi cui non difetta una leggera punta di ironia spruzzata sapientemente tra le pagine rendendole ancor di più gradevoli al “palato” del lettore, al pari di uno chef che dosa con saggezza gli ingredienti rendendo unico il più semplice dei piatti, l’autrice ci conduce in un gustoso salto nel passato, deliziandoci con ricette e simpatici aneddoti facendoci scoprire l’origine di molti dei piatti che cuciniamo e mangiamo quotidianamente dietro cui si nascondono uomini, donne ed eventi storici che ci resteranno ignoti fino a quando non ci immergeremo nella lettura dei suoi libri.
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