A Bagnoli c’è una webradio dedicata al Terzo Settore i cui programmi sono realizzati da disabili e sono a loro dedicati. “Rainbow – diversamente radio” è un progetto dell’associazione “I ragazzi della barca di carta”. Francesco Baldi è il presidente dell’associazione di volontariato e ideatore dell’esperienza radiofonica. I collaboratori si definiscono “donatori di voce” e l’ascoltatore è parte della famiglia.
Come è nata l’idea della radio sociale?
“Nasce dal lontano 2000 con i primi blog come Window Live Spaces, usati come diari personali. Ho così pensato di trasformare uno di questi spazi nel blog Arca di Noè, con contenuti sul sociale. In quegli anni ero un operatore socio sanitario; mi occupavo di assistenza alle persone con varie problematiche, sia mentali che psico-fisici. Sono anche volontario con brevetto di salvataggio della Fin, Federazione Italiana di Nuoto, per l’accompagnamento in acqua a persone con alto deficit motorio. Prestavo la mia attività di volontario per il Progetto Mare x Tutti a Miseno, Bacoli. Da qui ho raggruppato le conoscenze del Terzo Settore e ho messo su una radio web sociale per dare voce a chi non ha voce. Nasce da qui l’idea dell’associazione di volontariato I ragazzi della Barca di Carta onlus”.
Hai avuto esperienze radiofoniche in passato?
“Le mie esperienze radiofoniche risalgono al 1979 con una Radio di Cercola. La radio era gestita da una ragazza con disabilità. Mi insegnò moltissime cose tecniche e professionali. Mi impegnai come tecnico e come speaker e nacque la mia passione per la comunicazione e quindi l’amore per la musica e per i microfoni. Dopo Cercola ho fatto esperienza con le radio nella zona flegrea. La mia prima da solista di microfono è stata a Radio Antenna Flegrea. Fu una buona palestra che mi consentì di collaborare con altre realtà. Nel frattempo ero dj in un piccolo locale di Bagnoli. Arrivò poi Radio Amica che mi è rimasta nel cuore. Gestita da una famiglia magnifica. Qui ho trascorso tanti anni e ho seguito moltissimi programmi dai night ai quiz domenicali, dalle selezioni musicali alle interviste. Furono anni magnifici con belle persone e ancora oggi a parlarne mi sorride il cuore. Furono gli anni d’oro della musica, i mitici anni ’80”.
Quali i contenuti delle vostre trasmissioni?
“Dal 2007 la nostra web radio ha spazi di informazione e racconti con e per i ragazzi con disabilità.
Attraverso il nostro sito e il nostro streaming, portali specifici e collaborazioni tecniche sul territorio, tutti possono parlare in onda e far conoscere le difficoltà ed attività sociali, abbattendo barriere mentali e culturali. I nostri contenuti sono attenti a tutto il mondo del Terzo Settore. Oltre alla disabilità, che va vista nei suoi molteplici aspetti, ci occupiamo di anziani, violenza di genere, omofobia, bullismo, abbandono scolastico, devianza… A Napoli, ma anche nel resto del paese, è difficile raccontare la vita e le sofferenze delle persone. La nostra radio vuole essere un punto di incontro per persone che, come si usa dire, hanno un disagio sociale. La radio è un luogo di incontro, di relazione, dove chi ne senta la necessità possa esprimere idee, sentimenti e creare un vero confronto con la comunità. La radio diventa quindi uno strumento terapeutico dove i soggetti coinvolti vedono affiorare la consapevolezza di essere in grado di assumere una funzione solidale nella propria comunità di riferimento. Contestualmente la radio assume la valenza di una piazza aperta dove riflettere, discutere, organizzarsi e costruire un rapporto dialogico con la comunità, la quale viene posta nella situazione di interagire ed esprimersi”.
Chi sono gli utenti?
“I nostri radioascoltatori sono amici e associazioni; tutti sono gratuitamente al servizio della nostra radio. Ma ci sono anche tante persone che non conosciamo personalmente ma che hanno l’opportunità di ascoltare emozioni, fatti, storie e tanto altro. Molti sono quelli che definisco “volontari per un giorno” perché sono parte attiva semplicemente condividendo i nostri contenuti e diffondendo i messaggi che lanciamo. Non c’è una fascia di età specifica: la nostra radio non ha età”.
In che modo si può ascoltare la vostra radio?
“Molto semplice, abbiamo un sito www.rainboweb.blogspot.it e si possono ascoltare le nostre trasmissioni 24 su 24 ore con lo streaming dedicato. Non solo… si può ascoltare anche dalla nostra pagina Facebook “Rainbow Diversamente Radio” e si può cliccare su ascolta la radio. Abbiamo anche un player della radio che inviamo su WhatsApp. Infine un’app e siamo presenti su Instagram, Spotify, Mixcloud, Soundcloud, Youtube, Smart Tv, Alexa e Google Smart”.
Progetti futuri?
“Semplice: vogliamo rimanere quello che siamo: donatori di voce, speaker che donano il loro tempo, persone che sono nel back office, tutti insieme. A settembre presenteremo un progetto con un partner importante con cui faremo programmi settimanali. C’è poi la collaborazione con varie associazioni. Ma anche questo progetto verrà presentato il prossimo settembre”.