Il Pennone a Mare, manifestazione popolare associata alla celebrazione dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo che si tiene il 15 agosto di ogni anno a Pozzuoli, è stato iscritto nell’Inventario IPIC degli Elementi Culturali Immateriali Campani. La decisione è stata assunta con Decreto Dirigenziale 239/2020 dalla Regione Campania al termine di un percorso avviato nel 2019 con la pubblicazione di un bando pubblico per il censimento dei valori culturali e tradizionali regionali.Il Comune di Pozzuoli e la Pro Loco, con il sostegno della Diocesi, avevano presentato l’istanza affinché il Pennone a Mare – Palo di Sapone, in dialetto puteolano ‘U Penn(e)one o ‘U Pal ‘i Sapo(u)ne, fosse iscritto nella Sezione delle Celebrazioni del Patrimonio Culturale Immateriale Campano.
La documentazione a supporto, messa assieme grazie anche alle ricerche condotte dalla Pro Loco, da anni impegnata in un’azione di valorizzazione dell’evento insieme al Comitato dei Pescatori di Pozzuoli, è stata reputata idonea, riconoscendo alla manifestazione “il valore culturale della candidatura ai fini della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale campano, con specifico riferimento alle sezioni celebrazioni del disciplinare”, art. 3 comma 1 lett. b.
Per Pozzuoli si tratta di un importante passo avanti nel progetto di messa in atto, nel medio-lungo periodo, di strategie di marketing territoriale il cui intento è la valorizzazione e la creazione, attraverso l’esperienza, di un prodotto culturale capace di convogliare l’identità territoriale e diventare un attrattore turistico vincente.
La prima testimonianza della manifestazione e della devozione che la anima compare in un articolo, datato 15 agosto 1886, apparso sul periodico Emporio Puteolano a firma di Luigi de Fraja e dal titolo: U pennone d’a Mprofecata. Tuttavia, il materiale messo a corredo fa pensare che la manifestazione esisteva già prima del 1886.