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Lux in Fabula presenta: Bianca Lamboglia, “Io mi chiamo Am” | Gli articoli di Vincenzo Giarritiello

Nemmeno il covid ferma le attività di Lux in Fabula. Seppure in maniera virtuale e con tempi ridotti, Claudio Correale e i suoi collaboratori stanno realizzando il programma 2019/2020 dell’associazione, impegnata da oltre trent’anni a diffondere la cultura sul territorio flegreo. 

In particolare, grazie all’ausilio della tecnologia digitale, stanno portando avanti il calendario della seconda edizione di QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE che prevedeva un incontro ogni due settimane, il sabato alle 18 in sede, con un autore cui era concessa la possibilità di parlare di sé e della propria arte.  

L’edizione virtuale della manifestazione è iniziata sabato 18 aprile sul canale Facebook dell’associazione con la poetessa Luisa De Franchis. A seguire il cantautore Nicola Dragotto e poi il maestro Antonio Isabettini. 

Sabato 23 maggio è toccato alla scrittrice Bianca Lamboglia con il libro IO MI CHIAMO AM edito da Luciano Editore. Nel video la scrittrice, di professione ostetrica di comunità, esordisce citando l’equazione di Dirac secondo cui “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continuerà ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”. 

Citazione quanto mai opportuna per affermare che un autore, dopo aver pensato e realizzato un libro o una qualsiasi opera, interiormente non sarà mai più lo stesso in quanto gli sforzi necessari profusi nella realizzazione artistica lo avranno cambiato. Concetto caro agli alchimisti veri, non quelli impegnati a dilapidare patrimoni e sprecare tempo tra i fornelli nel tentativo di trasmutare il piombo in oro, i quali identificavano nello studio e nel lavoro gli unici strumenti in grado di far sì che l’individuo acquisisse consapevolezza della propria grandezza e si adoperasse per elevarsi dallo stato umano a quello divino. 

Ed è ciò che accade ad Am, il protagonista del libro, il quale, man mano che cresce, scoprirà il mondo che lo circonda, conseguendo consapevolezza di se stesso e della propria unicità rispetto all’universo.

Prossimo appuntamento sabato 6 giugno con Maurizio Erto e Antonio Isabettini che ci porteranno a spasso nella Pozzuoli dell’800.

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Vincenzo Giarritiello
Nato a Napoli, ma da oltre vent’anni residente a Pozzuoli, Vincenzo Giarritiello alterna all’attività di scrittore quella di giornalista per passione. Nel 1997 ha pubblicato “L’ultima notte e altri racconti” e nel 1999 “La scelta”. Nel 2017 ha ristampato “La scelta” e nel 2018 ha pubblicato il romanzo breve “Signature rerum” ambientato nei Campi Flegrei. Nel 2019 ha stampato “Le mie ragazze rom scrivono” e “Raggiolo uno scorsio di paradiso in terra”. Nel 2020 ha editato la raccolta di racconti “L’uomo che realizzava i sogni”. Ha pubblicato con le Edizioni Helicon il romanzo “Il ragazzo che danzò con il mare”. Ha collaborato con le riviste online “Giornalewolf.it” e “Comunicare Senza Frontiere”; con quelle cartacee “Memo”, “Il Bollettino Flegreo”, “Napoli Più”, “La Torre”. Fino al 2008 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi a Pozzuoli e all’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Attualmente collabora con l’associazione culturale Lux in Fabula con cui ha ideato la manifestazione “Quattro chiacchiere con l’autore”. Nel 2005 ha attivato il blog “La Voce di Kayfa” e nel 2017 “La Voce di Kayfa 2.0”. Dal 2019 è attivo il suo sito www.vincenzogiarritiello.it
http://www.vincenzogiarritiello.it

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