Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Gruppo Sociale Monachelle preoccupato per il destino dei senza fissa dimora che vivono nella struttura. La lettera è stata inviata al comune di Napoli, proprietario della struttura, e al comune di Pozzuoli, dove ha sede l’edificio.
Pare sia imminente lo sgombero di cose e persone all’interno dell’edificio ex asilo Vittorio Emanuele III, denominato Convitto Monachelle. La carenza della nostra assistenza sociale regionale si manifesta particolarmente in queste drammatiche situazioni. La decisione da parte di una istituzione di sgomberare un edificio, per qualsiasi motivo, origina in chi la subisce un sentimento di sconforto, incertezza e sfiducia.
Sconforto ed incertezza in quanto perde quel minimo di sicurezza che si era costruito con quell’alloggio di fortuna che a volte poteva dare la sensazione di calore di una casa, sfiducia perché si chiude una porta sicura e si apre l’incertezza della quotidianità futura.
Non è possibile che superato il ventesimo secolo sia importante liberare un edificio fatiscente e non ci si preoccupi di che destinazione abbiano degli esseri umani che si trovano a vivere ai gradini più bassi della scala sociale per un vissuto che nessuno ha il diritto di giudicare, ma che una istituzione, con i suoi servizi sociali, dovrebbe prendere in carico per favorire il cambio di stile di vita ed offrire una possibilità concreta di recupero ad una vita dignitosa.
La presenza dei gruppi sociali Monachelle che da tre anni tentano, con attività documentate e riconosciute dalla Vostra amministrazione (NA), di risollevare realtà difficili che le istituzioni non riescono a raggiungere e non vedono, ci dà il diritto di informare le istituzioni previste dalla Carta della Cittadinanza Sociale affinché possano esperire le azioni previste in caso di sgombero di senza fissa dimora ,al momento occupanti l’ex asilo Vittorio Emanuele III noto come Convitto Monachelle, col fine di non abbandonare per la strada queste persone in condizioni di fragilità.
In assenza di qualsiasi intervento di sistemazione alternativa di queste persone, si registra tutta la brutalità di questo sgombero che non tutela in alcun modo questa fascia di diseredati.
Gruppo Sociale Monachelle