Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli educatori che aderiscono al comitato Educatori Consapevoli Organizzati di Napoli
Con l’emanazione del DL n. 18 del 17 marzo 2020 il Governo italiano assume delle misure economiche che vanno nella direzione individuata da migliaia di educatori in tutta Italia, prevedendo di sbloccare i fondi già messi a bilancio dagli enti locali per i servizi sociosanitari e socioassistenziali.
Gli articoli 47 e 48 del DL sanciscono due principi sacrosanti: i Servizi che non sono essenziali per la sopravvivenza degli utenti vanno interrotti, in modo da non esporre inutilmente questi e i lavoratori al contagio, e i fondi stanziati per i servizi interrotti vanno erogati comunque.
Nell’articolo 48 si fa riferimento alla possibilità di rimodulare i Servizi dove possibile nel rispetto delle norme sicurezza, oppure attraverso le diverse forme del lavoro agile. Ma soprattutto alla luce delle disposizioni che il Presidente del Consiglio ha annunciato sabato 21 marzo, con le quali si bloccano quasi tutte le attività produttive sul territorio nazionale, deve essere chiaro che l’articolo 48 va interpretato in modo estensivo, sbloccando le risorse messe a bilancio per tutti i Servizi anche lì dove una rimodulazione non è possibile.
Solo così si potrà garantire a TUTTI gli educatori il 100% dello stipendio, salvaguardando in questo modo anche i più precari e liberando, al contempo, risorse per gli ammortizzatori sociali che potrebbero essere destinate ad altre categorie lavorative.
Gli Educatori Consapevoli Organizzati di Napoli RIVENDICANO:
- il riconoscimento del 100% dello stipendio nel periodo di interruzione forzata dei Servizi;
- l’applicazione dell’articolo 48 anche per quei Servizi per i quali non fosse possibile una rimodulazione.
NESSUNA DIFFORMITÀ NEL TRATTAMENTO DEGLI EDUCATORI!
La pandemia di COVID-19 rimette in discussione, senza possibilità di deroga, la condizione endemica del lavoro educativo e la sua vocazione alla progettualità. Noi tutti siamo consapevoli dell’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo e siamo pronti a mettere a disposizione della collettività tutto l’impegno etico che quotidianamente fa da presupposto al nostro lavoro. Siamo altresì pronti a ricorrere a tutti gli strumenti di creatività pedagogica in nostro possesso affinché i cambiamenti che seguiranno a questa terribile esperienza non siano soltanto all’insegna della devastazione.
Il cambiamento, la trasformazione, sono la sostanza del lavoro educativo e per questo vogliamo essere parte in causa di quel processo di rimodulazione e di riprogettazione che si avvierà dove possibile.
Questo è il contributo che possiamo dare in questo momento di emergenza, ma non faremo un solo passo indietro sui nostri diritti!
E.C.O. – Napoli
(Educatori Consapevoli Organizzati)