Sabato 8 febbraio alle 17:30 l’inaugurazione della mostra “La Magia dell’Amore” nell’ambito degli eventi del Comune di Napoli “Innamòrati/Innàmorati di Napoli”.
Forte presenza di pubblico, con la partecipazione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
La mostra è divisa in due sezioni: la Sala dell’Armeria ospita una serie di pannelli dove sono fotografati con grande maestria da Gennaro Morgese, i più bei pezzi della Collezione Lembo da fine ‘800 alla metà del ‘900 (Popup, Cartoline, inframmezzati da Testi di Brani musicali dedicati all’amore e poesie di vari autori.
La seconda sezione nella cd Sala della Corte sono esposte nelle teche le collezioni di oggetti dedicati all’amore.
Ma chi sono gli organizzatori della mostra?
Gennaro Morgese
Ideatore del progetto, presidente dell’Associazione Culturale Maddalena Cerasuolo e figlio della partigiana napoletana insignita della medaglia al valore “Lenuccia”, da anni porta avanti manifestazioni per ricordare gli eventi che hanno condotto alla liberazione di Napoli dai tedeschi “Le quattro giornate”. Di recente ha partecipato al progetto MANN@Hero gli eroi del mito dall’antichità alle Guerre stellari.
Gruppo Archeologico Kyme
Associazione di promozione sociale, fondata da archeologi, antropologi e guida turiste, si occupa da diversi anni di valorizzazione e promozione dei Beni Culturali, architettonici e naturalistici, materiali e immateriali e collabora con passione a tutte le iniziative che lo coinvolgono per questi fini.
Gianmaria Lembo
Giamnaria Lembo, appassionato ed entusiasta collezionista, nel 2013 acquistò da un antiquario settecento immagini, cento delle quali di Beuf, proprio mentre stavano per finire in America.
Gianmaria è pronipote e custode della memoria di Ferdinando Lembo, storico fotografo napoletano di opere d’arte e di artisti che raccolse seimila negativi che fu fotografo ufficiale del Museo Nazionale, pioniere della ricerca sulle antichità, come dimostrano gli scatti sulla scoperta della Villa dei Vettii a Pompei e degli scavi a Baia. Ebbe una parentesi da fotoreporter durante la grande guerra.
Gianmaria ha una collezione di oltre diecimila pezzi tra Popup, cartoline, “santini”, alcuni dei quali, dedicati all’amore sono in mostra.
Vincenzo capuano
Vincenzo Capuano, docente di storia del Giocattolo presso la facoltà di scienze della formazione all’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Collezionista appassionato porta in mostra una piccolissima parte degli oggetti da lui raccolti nel corso degli anni, circa duemila pezzi che fanno capo a diverse tipologie.
Rosa Chiaese
Esperta di esoterismo, insegnante di Chirologia, da anni studia la Napoli esoterica e porta avanti un progetto per creare a Napoli il Museo dell’esoterismo. Napoli ha da sempre uno stretto legame con il mondo dei defunti per i quali non nutre quasi nessuna paura ma, anzi, trae coraggio e speranza per il futuro. Il culto verso le cosiddette anime pezzentelle, palazzi, chiese e piazze in cui si fondono magia ed alchimia, luoghi avvolti dal mistero e leggenda ed il rispetto profondo per il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro sono solo una parte dei riti e dei miti che testimoniano questo rapporto.
Janua – museo delle Steghe di Benevento
Il Museo nasce da un’attenta ricerca sui “riti di passaggio”, è impostato in modo divulgativo e consta di una mostra multimediale. Un’installazione regala al pubblico un viaggio della durata di circa 20 minuti all’interno di un mondo misterioso, alla scoperta della storia, dell’arte, delle tradizioni e delle leggende di Benevento e del Sannio. A questa sezione si affianca un’area espositiva dal titolo Sanare e Scongiurare – Le Erbe di Janua. Un percorso in divenire alla scoperta del misterioso mondo della “medicina popolare”. L’area è composta da una grande varietà di oggetti che vanno dal semplice santino all’ex-voto; dal pane antropomorfo al potere delle erbe. Un mondo fatto di un sacro e un profano che nell’intessere un dialogo tra loro fanno diventare le donne, portatrici della nostra tradizione, delle testimoni e leggendole talvolta a guaritrici altre a streghe!
Sala dell’Armeria
Poche parole sull’ambiente, denominato Sala dell’Armeria perché aveva questa funziona, detta ex Vesevo.
Negli spazi sottostanti la Sala dei Baroni sono state rinvenute testimonianze archeologiche databili tra la fine del I secolo a.C. e la seconda metà del V secolo d.C. visibili passeggiando per la sala dove il pavimento è un’enorme vetrata.
Foto Anna Abbate.
Foto di copertina: Gennaro Morgese.
Video Janua conscesso da Janua – Museo delle Streghe.
Le foto della sala del’Armeria al Maschio Angioino di Napoli sono nel libero dominio.