Una grande esercitazione per sperimentare sul campo uno dei più grandi piani di evacuazione che si siano mai messi a punto in caso di eruzione vulcanica, in una delle aree più densamente abitate d’Italia e d’Europa, i Campi Flegrei. L’attività “Exe – Flegrei 2019” coinvolge i comune di Napoli, Pozzuoli, Quarto Bacoli, Monte di Procida, Marano di Napoli e Giugliano in Campania, nel territorio corrispondente alla zona rossa dei Campi Flegrei. L’esercitazione simula un livello crescente di allerta da rischio vulcanico, dal Giallo al Rosso, ognuna con una tempistica e modalità particolari di esecuzione. Nelle scorse settimane sono state effettuate attività formative-informative con appuntamenti svolti in loco volti a sensibilizzare la popolazione e a preparare le esercitazioni vere e proprie. Sono in tutto 4mila le persone coinvolte e 625 quelle per cui sarà simulata l’evacuazione. Centrale il ruolo della Regione Campania e di tutte le sue strutture sia dal punto di vista del coordinamento delle operazioni, sia dal punto di vista della logistica. “Si tratta – ha spiegato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – dell’iniziativa più importante per chiudere la settimana della protezione civile, un’iniziativa pensata per parlare e mettere a fuoco diverse attività e per diffondere la cultura di prevenzione e conoscenza rischi”. “L’esercitazione servirà a verificare l’efficacia del piano di evacuazione che è stato messo a punto dalla Protezione civile nazionale con la collaborazione della Regione, delle associazioni di volontariato e dei Comuni interessati”, ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Parliamo di un’area, quella flegrea, che coinvolge mezzo milione di abitanti – ha proseguito De Luca – e l’esercitazione della prossima settimana servirà a sperimentare l’efficacia del programma di evacuazione della popolazione, programmi di mobilità, di sgombero degli ospedali. Si è lavorato anche a una ipotesi di pianificazione con le strutture sanitarie perché evacuare un ospedale è uno dei problemi più difficili da affrontare. Si tratta di ipotesi e simulazioni di evacuazioni per avere per lo meno uno schema”. “Per quanto ci riguarda come Regione, abbiamo lavorato intensamente in questi mesi, aiutato i Comuni con circa 5 milioni e abbiamo dovuto recuperare il tempo perso perché non tutti i Comuni erano dotati del piano di evacuazione. Alle associazioni di volontariato distribuito 120 mezzi per 10 milioni di euro e altre risorse sono state stanziate per la valutazione sismica di ospedali ed edifici più sensibili. Il valore di questa esercitazione è anche questo: far crescere la sensibilizzazione nei cittadini su questo problema. Noi ci auguriamo tutti di non dover affrontare emergenze, ma è chiaro che dobbiamo prepararci con molto senso di responsabilità”, ha concluso De Luca.
Pozzuoli
“Sono orgoglioso del lavoro di squadra messo in campo e di come ci siamo preparati a questa esercitazione, che è la prima volta in assoluto che viene svolta a Pozzuoli e nei Campi Flegrei. Per questo ringrazio il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per l’impegno profuso e la volontà manifestata fin dallo scorso anno di testare il nostro piano per il rischio vulcanico, oltre a tutti i soggetti istituzionali coinvolti e ai volontari, che rappresentano in questi casi un supporto prezioso”.
Lo ha detto il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. “Questa prova non è certo fine a se stessa ma va inserita in un discorso che parte da lontano e che ci vede impegnati nel trasferire ai cittadini tutte le conoscenze necessarie per affrontare al meglio eventuali emergenze: è un processo di cambiamento culturale quello innescato – ha aggiunto il sindaco – . Ripeto ancora una volta: non ci sono evoluzioni di tipo vulcanico in atto né preoccupazioni di sorta, questa è semplicemente una esercitazione, un modo per testare e migliorare il nostro piano di protezione civile. Questi per me, e spero che lo siano anche per i cittadini, saranno giorni da ricordare e mi auguro che in tutti ci sia voglia di apprendere e di collaborare”.
L’intero comitato operativo comunale è riunito nella sede di via Elio Vittorini a Monterusciello. Lo scenario esercitativo prevede quindi una variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomenologie tali da determinare un passaggio dallo stato attuale del vulcano al rischio di eruzione. Da qui l’evacuazione della popolazione che verrà simulata con un campione di cittadini sabato 19 ottobre, per tre ore, a partire dalle 7:30 del mattino. Le famiglie che parteciperanno alla prova saranno accompagnate in una delle aree di attesa terminal bus: quella individuata in via Artiaco, nell’area deposito della CTP. L’azione prevede l’utilizzo di navette con partenza da tre punti stabiliti: Largo Palazzine, piazza Capomazza e via Rosini nel parcheggio adiacente Villa Avellino. Una volta giunti nell’area di via Artiaco, i cittadini riceveranno informazioni sul piano comunale di protezione civile ai diversi livelli e parteciperanno alla campagna nazionale “Io non rischio – Vulcano”, dedicata ai Campi Flegrei, e saranno invitati a compilare un questionario. Una parte di essi, invece, una volta registrati, continueranno la prova di evacuazione salendo sui pullman messi a disposizione dalla Regione Campania per essere trasferiti, come da piano, alla stazione centrale di Napoli. Ad accoglierli qui troveranno una delegazione della Regione Lombardia, gemellata con Pozzuoli, e un treno che dovrebbe condurli al nord (ma ciò ovviamente non accadrà, la simulazione si interromperà a questo punto e i cittadini saranno riaccompagnati a casa). Contemporaneamente, sabato 19 ottobre, dalle ore 9 alle ore 18, saranno attivate altre due aree di attesa: una nel parcheggio comunale di via Antonino Pio, l’altra in via Libero Bovio a Monterusciello nel parcheggio attiguo alla stazione della Circumflegrea. Qui i cittadini potranno ricevere tutte le informazioni sul piano regionale di allontanamento, sullo stato del Vulcano e sul piano comunale di evacuazione, e compilare un questionario nel quale esprimere, tra l’altro, la propria volontà sulle modalità di allontanamento dalla città: ovvero se autonoma o assistita.
Quarto
Il Sindaco Antonio Sabino comunica che l’Amministrazione Comunale di Quarto, unitamente al Comando di Polizia Locale, al COC ed al nucleo di Protezione Civile, è impegnata attivamente con la Regione Campania nella organizzazione della esercitazione di protezione civile di livello Nazionale “Campi Flegrei 2019”, una iniziativa di primaria importanza che vedrà coinvolta una parte consistente della popolazione di Quarto nell’affrontare una simulazione di criticità. Dichiara il primo cittadino Antonio Sabino: “Al fine di garantire una corretta informazione e soprattutto confidando in una fattiva collaborazione da parte di tutti i residenti, ho ritenuto utile promuovere un incontro con la popolazione per il giorno mercoledì 18 settembre 2019 alle ore 18,30 presso la Chiesa San Castrese di via Antonio De Curtis, 3”.
Bacoli
Il 16 settembre alle ore 17 nel la Sala Ostrichina all’interno del Complesso Borbonico del Fusaro, il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e l’INGV/Osservatorio Vesuviano, in vista della Esercitazione generale per l’evacuazione dei Campi Flegrei connesso al rischio vulcanico e nell’ambito della Campagna Nazionale “Io non rischio”, illustreranno le modalità di svolgimento dell’esercitazione.
Monte di Procida
I volontari della Protezione Civile FALCO già dalla scorsa settimana sono presenti a Monte di Procida per informare e sensibilizzare la popolazione e raccogliere le adesioni per partecipare attivamente al Piano di Evacuazione di sabato prossimo finalizzato anche a testare la validità del piano comunale messo in campo dall’Amministrazione per l’allontanamento delle persone. Dopo l’attività di divulgazione di domenica scorsa in Piazza XXVII Gennaio e Piazza San Giuseppe dove hanno incontrato i cittadini e raccolto numerose adesioni, i volontari questa mattina hanno proseguito la loro opera di informazione presso l’Istituto Scolastico Vespucci attirando l’attenzione degli studenti molto interessati ad approfondire tematiche come questa del rischio vulcanico. Intanto il Comune di Monte di Procida per questa importante quanto necessaria iniziativa, con la partecipazione attiva del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, della Regione Campania e del Volontariato, allestirà per l’intera giornata di sabato due info-point sul rischio Campi Flegrei, uno presso la casa comunale e l’altro nell’area ASL di Cappella, dove volontari saranno a disposizione della cittadinanza per fornire tutte le informazioni sul piano di allontanamento di Monte di Procida. Inoltre i cittadini che aderiranno al test di allontanamento riceveranno un Kit contenente una sacca ed un gilet, l’opuscolo del Piano e materiale personalizzato.
“Confido nella sensibilità dei cittadini – ha affermato il Sindaco Giuseppe Pugliese – e nella loro voglia di essere protagonisti attivi della simulazione di evacuazione che prevede tra l’altro l’accompagnamento dei partecipanti nell’area di attesa di Giugliano allestita dal Dipartimento della Protezione Civile. Sarà una esperienza unica che consentirà di acquisire tutte le necessarie informazioni su cosa fare e come muoversi in caso di rischio vulcanico”.
Napoli
L’esercitazione si svolgerà dal 16 al 20 ottobre 2019 e simulerà il passaggio dalla fase attuale di attenzione (codice colore giallo) alla fase di allarme (codice colore rosso). Sono previste una serie di attività di “esercitazione per posti di comando” (table-top), interne all’organizzazione, ed attività di “esercitazione a scala reale” (full-scale) con azioni visibili sul territorio ed il coinvolgimento di una parte della popolazione. L’esercitazione a “scala reale” si svolgerà in una fascia oraria di 3 ore nella mattinata del giorno 19 ottobre e prevede la simulazione di azioni previste dalla pianificazione di allontanamento coinvolgendo un campione di cittadini rappresentato dagli studenti di alcuni istituti superiori prospicienti le aree di attesa. La richiesta di supporto fatta, in particolare, alle istituzioni scolastiche vuole porre le basi per un percorso di“pianificazione partecipata” con un target di popolazione responsabilizzato ad affrontare le tematiche di rischio proprie del territorio in cui vive. I cittadini saranno accompagnati presso due aree di attesa comunali, nei quartieri di Bagnoli e Chiaiano: 1. Area Bagnoli – Parcheggio Ippodromo di Agnano – Via Agnano Astroni 2. Area Chiaiano – Parco dei Camaldoli – Via Guantai ad Orsolone 1. Ogni area sarà aperta alla cittadinanza, dalle ore 9 alle ore 13 e sarà allestita con: 2. 3. • tensostruttura del Servizio Protezione Civile del Comune di Napoli; 4. • postazioni anagrafiche per le operazioni di riconoscimento informatizzato della popolazione; 5. • postazione con agenti di Polizia Locale; 6. • postazione con operatori e Volontari di Protezione Civile; 7. • postazione medico sanitaria 8. • postazione veterinaria; 9. • gazebo dell’Ordine Regionale dei Geologi della Campania; 10. • gazebo dell’Ordine Psicologi della Campania; 11. • gazebo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli campagna informativa “Diamoci una scossa!”; 12. • gazebo del Dipartimento di Protezione Civile campagna “Io non rischio”. 13. Il Comune di Napoli intende verificare se le scelte pianificative individuate per l’esodo dalla zona rossa in un’eventuale fase di allarme siano valide e quindi divenire atto ufficiale di pianificazione per essere comunicate e condivise con la cittadinanza. 14. Si testerà sia il tempo necessario a percorrere gli itinerari indicati dal programma di scaglionamento orario ipotizzato nel documento tecnico del piano di esodo comunale che il tempo necessario all’identificazione dei cittadini presso le singole aree. 15. L’occasione dell’esercitazione rappresenta inoltre un’importante momento di condivisione di tematiche trasversali tra l’Amministrazione comunale e tutti gli Enti a vario titolo coinvolti nella pianificazione generale di allontanamento, in relazione allo specifico tessuto urbano, sociale, ambientale ed economico della città di Napoli.