Più 30 percento di visitatori ed oltre 23milioni da investire in 14 progetti per la valorizzazione dei siti archeologici e per le aree di collegamento, grazie alla firma del disciplinare FSC con il Ministero dei Beni Culturali, che consente l’inizio di una nuova fase per il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dove gli spazi saranno trasformati in luoghi di vita, cultura e di fruizione aperti al pubblico. Sono questi i principali obiettivi raggiunti dal direttore Paolo Giulierini al termine dei primi nove mesi di mandato al vertice del PaFleg.
«Abbiamo messo in campo dei passi importanti con una squadra attiva e professionale, che con tenacia ha consentito di raggiungere questi risultati – ha affermato Giulierini – È partito un progetto di rinnovamento culturale per un sito come quello dei Campi Flegrei davvero straordinario nella sua grandezza, storica e territoriale. Siamo impegnati in nuovi cantieri e in nuovi percorsi di rilancio, dai singoli siti alla Città Sommersa, che oggi gode di un regolamento. Al personale, che in questi nove mesi di mia direzione si è dedicato con abnegazione, va tutta la mia gratitudine».
Proposte scientifiche e di ricerca di alta qualità, attività didattiche e convenzioni internazionali hanno arricchito l’ampio panorama di offerte del Parco. Non ultime le grandi scoperte a Cuma, dove gli atenei campani e il Centre Jean Berard con dedizione portano avanti importanti campagne di scavo.
Fondamentale il dialogo con gli enti locali, con le associazioni e con gli operatori dell’accoglienza per trovare insieme una forma unica per un sistema turistico dalle connotazioni culturali flegree, attivando le energie migliori sul territorio.
Oltre 100 gli eventi che si sono tenuti dalla primavera ad oggi, per promuovere una nuova idea di contatto con la comunità flegrea e i suoi spazi. Luoghi che vedranno, grazie anche alla nuova fase di avanzamento dei finanziamenti, la progettazione di spazi di contatto con i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Giugliano.
Le linee strategiche del progetto culturale del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, caratterizzato ora da un logo che ne definisce l’identità visiva unica, sono state lanciate anche attraverso eventi espositivi finalizzati alla promozione dei Beni del Parco, nonché promossi accordi, convenzioni e protocolli di intesa con Università, Istituzioni culturali locali, nazionali e straniere e di ricerca, scuole di ogni ordine e grado.
“Il 2019 sarà un anno di svolta ulteriore: a settembre, grazie alla firma del disciplinare FSC con il ministero dei Beni Culturali, prenderanno vita i lavori di riqualificazione dell’Anfiteatro Flavio, degli Scavi di Cuma e del Castello di Baia – ha annunciato il direttore Giulierini – Immaginiamo un’arena per gli spettacoli, percorsi fruibili per tutti e luoghi vivi dove cultura e innovazione andranno in parallelo con la quotidianità della comunità locale e l’apertura alle esigenze dei turisti. Ma le prime novità del nuovo anno saranno tangibili già dalla primavera – ha aggiunto il direttore – quando presenteremo il sito internet, oggi in fase di lavoro avanzato. Avremo una nuova segnaletica stradale, e il rinnovamento dei pannelli e delle didascalie nei siti e nel museo. Da marzo, infine, arriverà il MyFleg, un abbonamento annuale che consentirà l’ingresso illimitato per 365 giorni, in tutte le aree del Parco, nonché l’accesso libero per gli eventi che rientrano nel costo del biglietto ordinario e sconti sui biglietti di eventi in programma”.
Nel 2019 saranno portati a compimento anche alcuni dei lavori avviati nel 2018: a fine maggio riaprirà a Baia la Sala del Ninfeo ed il Castello con il Museo Archeologico saranno dotati di un nuovo impianto di illuminazione, sarà programmato un nuovo orario per visite ed eventi. Da fine primavera, così come annunciato nei mesi scorsi, sarà accessibile infine la Grotta di Cocceio.
Nel primo anno trascorso alla guida del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il direttore Giulierini ha anche voluto che il sito uscisse dai propri confini, portando alle fiere del turismo la propria presenza. Un percorso che continuerà anche nel 2019 e che traccia le linee del futuro, racchiuse nel piano strategico e nel piano gestionale che saranno presentati a giugno.