Quarto. La melannurca è di nuovo protagonista. All’Arcadia Restaurant Park di Quarto, lunedì 3 dicembre si è svolta la 2° edizione della “Festa della Melannurca. Quarto: storia, tradizioni, sapori”, organizzata da Pro Loco Quarto e Pro Loco Santa Maria Quarto Flegreo.
La melannurca è una varietà pregiata di mela tipica della regione Campania, tale da essere considerata la “Regina delle mele”. Da frutto largamente consumato prima del periodo bellico, durante gli anni ‘60 fu gradualmente sostituita da una varietà di origine statunitense, di dimensioni maggiori e migliore dal punto di vista estetico. Fortunatamente, da circa 20 anni si assiste ad una larga ripresa di questa produzione, con un chiaro e preciso obiettivo: quello di riportare in auge un prodotto agricolo che caratterizza la città di Quarto e tutti i Campi Flegrei. Nel corso degli anni è stata creata una filiera corta che avvicina i consumatori direttamente al produttore, creando una nicchia di mercato in lenta ma costante ascesa. Questo per consentire ai produttori locali di vendere ad un prezzo adeguato i frutti dei meleti e ai ristoratori locali di offrire ai consumatori un prodotto a Km 0, certificato e tipico. Obiettivo di lungo termine è di individuare nella Melannurca l’elemento trainante della economia agricola-ristorativa e della piccola industria alimentare locale.
Dopo il successo della precedente edizione, gli organizzatori hanno deciso di organizzare una seconda edizione di questa festa in onore del frutto tipico dei Campi Flegrei. La manifestazione è stata suddivisa in due momenti, il convegno e successivamente l’expo delle aziende agroalimentari e artigianali locali con assaggio di prodotti alimentari a base di Melannurca coltivata a Quarto.
Durante il convegno sono intervenuti Domenico Pianese, delegato Consorzio Melannurca Campana Igp; Ernesto Colutta della fattoria didattica Il Giardino dell’Orco del lago d’Averno; Giovanni Tammaro (presidente Associazione Pomodoro Cannellino Flegreo); Generoso Colandrea dell’Azienda Agricola Kilometro 0 Flegreo di Monte di Procida. Valerio Chiocca rappresentante del progetto Mac – Monterusciello Agro City di Pozzuoli, ha illustrato il progetto, ponendo l’accento sulla permacultura, un metodo che consente di coniugare la presenza di zone antropizzate con le aree coltivabili, creando una rete “a chilometro zero” attraverso la circolazione dei prodotti all’interno di una rete commerciale già esistente.
Antonio Sabino, sindaco di Quarto ha posto l’accento su come lo sviluppo di aziende agricole che producano la melannurca possa essere uno dei fattori che contribuiscono ad una valorizzazione di Quarto: “La melannurca di Quarto è un’eccellenza Campana, e noi come amministrazione intendiamo fare la nostra parte cercando di trovare tutte quelle soluzioni tese alla valorizzazione dei nostri prodotti. Questa manifestazione accelera un percorso che il territorio aspetta da anni, partendo dalla valorizzazione dei prodotti tipici e culturali, il che è un bene perché Quarto non può essere fuori da quel percorso flegreo che è già iniziato e che ci vede un po’ in ritardo. Ci sono molti ristoratori quartesi che tendono alla valorizzazione del territorio attraverso l’utilizzo dei prodotti tipici, proprio come la melannurca, cosa che crea un indotto anche del turismo alimentare”.
Conclude il convegno Francesco Alfieri, consigliere del Presidente della Regione Campania per i temi attinenti l’Agricoltura, le Foreste, la Caccia e la Pesca: “Quando parliamo di cibo di qualità, l’Italia e in particolare la Campania, possono avere un protagonismo straordinario. Voi, con questa manifestazione state parlando della mela annurca, un prodotto campano che negli ultimi anni stia avendo un rinnovato successo, grazie anche al lavoro del consorzio di tutela. L’agricoltura è ottima per tutta la cittadinanza e per il vivere bene di una comunità: se i territori sono coltivati, sulle nostre tavole arrivano prodotti freschi e nostrani. La nostra è una regione soggetta a fenomeni geologici come frane e smottamenti, ma se un terreno è coltivato è più difficile che possa franare; un terreno coltivato vuol dire che ci sono persone che vi lavorano ed ecco quindi che si creano nuovi posti di lavoro; un terreno coltivato è un terreno che non viene abbandonato a se stesso e così non diventa una discarica a cielo aperto, come altre volte è capitato. L’agricoltura è in grado di generare grossi indotti”.
Dopo il convegno è arrivato il momento dell’assaggio di piatti e prodotti alimentari a base di Melannurca coltivata a Quarto. Erano presenti gli chef Dario De Gaetano (La Fescina Nuova Hostaria Flegrea di Quarto), Nicola D’Ambrosio e Luciano De Vincenzo (Villa Posillipo di Pozzuoli), Enzo Varriale (Tenuta Michelangelo di Quarto), Raffaele Fabozzi (L’Arcadia Restaurant Park di Quarto), Salvatore Mormone (Il Rusticano di Quarto), Benedetto Esposito (Ristorante Anytime by Tifeo Food Drink di Pozzuoli), Crescenzo Capuozzo (Ristorante Il Piccantino di Quarto), Giuseppe De Rosa e Angelo Napoli (Bar Pasticceria Reder di Quarto), Marco Avallone (Bar Pasticceria Avallone di Quarto), Filippo Del Giudice (Bar Pasticceria Saint Mary di Quarto),Rosmunda Cristiano (gastronoma), Tina Caione e Francesca Loffredo (insegnanti di Cake Design).
Ampio spazio è stato dato anche ai cocktails a base di melannurca: Antonio Faracca (formatore Fib), ha creato un fancy drink, e Roberto Valentino del bar Il Grottino di Pozzuoli ha usato la mela annurca per creare un punch.
Momento particolarmente atteso è stato il cooking show di Angelo Carannante, chef del ristorante Caracol di Bacoli, che di recente ha ricevuto il riconoscimento della Stella Michelin, che ha mostrato ai presenti come preparare l’anguilla alla melannurca.