Giulia Avallone è un’artista poliedrica. La sua pittura è molto vicina alla scultura per la pastosità delle sue opere e per la tecnica utilizzata. Non mancano tra le sue opere anche vere e proprie sculture che, come i quadri, rappresentano la personalità dell’artista: colori cupi, l’uso del rosso scuro e del blu notte. I suoi lavori, che hanno partecipato alle più importanti mostre d’arte di Napoli e della Campania, richiamano quasi sempre i temi della femminilità; i nomi di alcune opere sono un marchio della capacità dell’artista di inserire nel suo lavoro anche una forte componente sociale: “Donna a brandelli”, “Libertà di gravidanza”, “Vissuto di madre”, “Aborto”…
“I miei messaggi – spiega l’artista – sono sempre di denuncia; ho imparato il riuso della materia facendone una ricerca di vita attraverso le mie opere. curo la fase del riciclo delle plastiche che ovviamente non salvano i mari del pianeta, ma ci formano come civili abitanti”.
Negli ultimi tempi si è dedicata al body painting. una tecnica che sta raffinando e che ha portato anche al festival “Vibrazioni” che si è tenuto a Pozzuoli nella prima metà di luglio. Il 30 luglio – ore 17 – sarà protagonista di una nuova performance al Pan per il Naples Expò Art Polis, evento organizzato da Daniela Wollman giunto alla IV edizione.
Intervista a Giulia Avallone
Photogallery della performance a Palazzo Migliaresi di venerdì 13 luglio con la modella Annalaura Moschetti