Pozzuoli. Cultura, archeologia e musica. Sono queste le carte vincenti del Pozzuoli Jazz Festival, giunto alla sua IX edizione.
L’associazione Jazz and Conversation, che ogni anno organizza il festival, è impegnata da anni nella promozione e nella valorizzazione culturale ed artistica dei Campi Flegrei. Quest’anno l’associazione può contare sull’appoggio della Faber Italia srl, un’azienda campana che produce macchine da caffè, leader del settore grazie alla meccanica e al design. È nato così un connubio fra l’iniziativa culturale e un’azienda che rappresenta il “Made in Italy” nel mondo. “Non potevamo incontrare un’azienda migliore come title sponsor. Anche solo per il nome l’azienda Faber è perfetta”, scherza Antimo Civero, uno dei fondatori dell’associazione Jazz and Conversation, facendo un chiaro riferimento al cantautore genovese Fabrizio de Andrè.
Quest’anno il festival si avvale della collaborazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che ha messo a disposizione luoghi di interesse archeologico e culturale come le Terme Romane di Baia, il Castello Aragonese di Baia e gli Scavi di Cuma – Città bassa. Ogni location ospiterà un ospite d’eccezione.
Gli splendidi paesaggi dei Campi Flegrei faranno da sfondo agli spettacoli itineranti che catapulteranno i partecipanti nelle sue bellezza archeologiche, paesaggistiche e culturali. “Il festival dei Campi Flegrei non poteva che esser ospitato dal Parco Archeologico. Partiamo da Cuma per ripercorrere, attraverso la musica, il filo sottile della storia. Viviamo i nostri monumenti, i luoghi della cultura aperti di sera, coniugandoli a performance importanti e valorizzando, oltre al patrimonio, le tante energie e risorse impegnate per valorizzare questa terra”, commenta Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico di Napoli e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Il festival, che negli anni ha affermato la sua importanza sul territorio flegreo, vanta il patrocinio morale del Comune di Pozzuoli. Secondo il Sindaco Vincenzo Figliolia, il Pozzuoli Jazz Festival “Non è soltanto un evento di musica, ma è anche l’occasione per mettere in vetrina e promuovere alcune delle zone più suggestive dei Campi Flegrei. È un’iniziativa che unisce il territorio flegreo all’insegna della musica e della cultura. Un percorso che negli anni abbiamo sempre sostenuto, convinti dell’impegno di chi dona il proprio tempo per la crescita del territorio”.
Le ultime parole del Sindaco Figliolia sono state condivise anche da Giulierini, che ha espresso il suo sostegno “A tutte quelle iniziative che partono dal basso, creando una sinergia fra impegno pubblico e privato, al fine di valorizzare il territorio”.
La musica si presta a diverse interpretazioni, scopi ed utilizzi ed è in grado di regalarci occasioni uniche per scoprire ed amare un territorio straordinario e la sua storia millenaria. “Sin dalla sua prima edizione, l’associazione, con la sua decennale esperienza, ha avuto come quinta naturale le straordinarie vestigia del territorio flegreo. – spiega Antimo Civero – Il territorio che vive e racconta il suo passato per proiettarlo nel futuro sono momenti che appaiono fondamentali e insostituibili in ogni cultura”.
Il Pozzuoli Jazz Festival apre le danze giovedì 5 luglio con l’Emilia Zammuner Quartet al Cala Moresca (Bacoli), con un omaggio a Pino Daniele. Chiuderà il festival, il 22 luglio, Enrico Intra, pianista, compositore e direttore d’orchestra, che si esibirà al Castello di Baia.
Pozzuoli e tutti i Campi Flegrei sono stati un crocevia, un coacervo di culture diverse che, nel corso dei secoli, si sono influenzate l’un l’altra, creando commistioni uniche nel suo genere. I Campi Flegrei sono come il Jazz, unici nel loro esser irripetibili.