La radio, la televisione, l’editoria locale, nuovi orizzonti e aspetti giuridici
Pozzuoli.In data 8 Giugno 2018 si è tenuto nell’auditorium dell’Istituto Multicenter School in Via Campana 270 il convegno riservato ai giornalisti sull’evoluzione dei media a cura dell’Associazione Giornalisti Flegrei. Ad introdurre e a moderare il dibattito l’avvocato, giornalista, nonché presidente dell’Associazione Giornalisti Flegrei Claudio Ciotola. L’avvento di internet e il cambiamento del ruolo del giornalista, le fake news, la proposta di un nuova legge a protezione del tradizionale esperto di comunicazione, l’esigenza di aggiornare i giornalisti, questi gli argomenti all’ordine del giorno.
Sono intervenuti il professore e giornalista Ciro Biondi, il direttore del Corriere di Pianura Antonio Di Maio, il direttore di Televomero Giovanni Tajani, il Segretario dell’Associazione Giornalisti Flegrei il giornalista Rosario Scavetta, il direttore di Radio Amore il giornalista Antonio Romano, l’avvocato Annunziata Supino.
Dopo l’introduzione da parte dell’avvocato Claudio Ciotola, è intervenuto il Direttore del Corriere di Pianura il quale ha sottolineato l’importanza dell’editoria locale a cui si è collegato il collega Ciro Biondi che ,facendo eco alle parole di Di Maio, ha riportato alla memoria il cosiddetto “giornalismo delle scarpe da tennis”. Espressione volta al ripristino del mestiere giornalistico fatto di carne ed ossa che ,distaccandosi dal furto delle notizie sui Social Network, sottolinea l’esigenza da parte del giornalista di ritornare a recarsi sui luoghi per sentire, vedere, toccare sulla propria pelle le notizie e riportarle così correttamente agli utenti. In seguito le parole di Antonio Tajani che attestano l’evoluzione di Televomero che quest’anno è giunto al suo quarantesimo compleanno.
“Occorre una disposizione legislativa che preservi il tradizionale mestiere del giornalista – afferma Rosario Scavetta- e una formazione all’avanguardia che consenta a chi intraprende o a chi ha intrapreso da tempo questa strada di essere al passo con i tempi”.
A seguire il magister Antonio Romano che ,illustrando con qualche aneddoto la nascita di una delle prime Reti Libere autoctone, “Radio Amore”, giunge poi a presentare il suo nuovo lavoro “Radio libere…una storia d’amore”. Un viaggio appassionato nel periodo in cui nacquero le reti libere napoletane, l’ascesa, l’evoluzione. “La musica napoletana, il mio impegno per la preservazione del valore assoluto di un patrimonio tutto partenopeo dall’inestimabile spessore- afferma Romano- la valorizzazione che passa per gli eredi dei più grandi trasmessa ai più piccoli”.
Conclude il dibattito l’avvocato Annunziata Supino che in termini giuridici spiega le soluzioni proposte dalla legislazione italiana in merito alla deontologia professionale del mestiere del giornalista.
Martina Bruna Chiaiese