La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e i suoi ricercatori scendono in campo per il recupero degli ecosistemi ambientali del SIN Bagnoli-Coroglio. Fra i nove progetti di ricerca ammessi a finanziamento dal Cipe, a valere sul Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) 2015 e 2016, figura anche quello proposto dalla SZN, “Restauro ambientale e balneabilità del SIN Bagnoli-Coroglio“, dal valore di 3,7 milioni di euro, di cui 2 provenienti dal MIUR e 1,7 dalla compartecipazione diretta dell’Ente di Ricerca partenopeo.
Grazie alla convalida del Comitato interministeriale di programmazione economica, si darà il via ad una iniziativa che vede in campo abilità e competenze coordinate dall’Ente di Ricerca di Napoli che, con Ispra, Cnr, Ingv e Invitalia, avrà il ruolo di studiare e analizzare le problematiche riguardanti il Sito di Interesse Nazionale Bagnoli-Coroglio. Il pioneristico progetto, che vede protagonisti i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, annuncia lo studio degli effetti delle condizioni acute e croniche su biodiversità e funzionamento ecologico delle comunità marine della baia di Bagnoli-Coroglio, fornendo il quadro conoscitivo completo relativo ai descrittori del buono stato ecologico (GES) proposti dalla Marine Strategy Framework Directive dell’Unione Europea. Sono altresì programmati studi pilota basati su metodologie innovative ad hoc per il restauro ambientale dei fondali.
“Il restauro del SIN Bagnoli-Coroglio rappresenta una sfida complessa che potrà consentire lo sviluppo di metodologie innovative applicabili in casi simili in Mediterraneo e in Europa. E’ doveroso sottolineare la lungimiranza del MIUR nell’aver sostenuto una proposta di ricerca quale contributo essenziale alla conoscenza indirizzata al restauro di un ambiente marino costiero straordinario, dove l’impatto dell’attività industriale ha prodotto drastici cambiamenti ambientali”, ha dichiarato Vincenzo Saggiomo, Direttore Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Grazie al lavoro della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli si potrà valutare correttamente il permanere di criticità ambientali e sociosanitarie mediante studi mirati a comprendere a pieno la dimensione del problema ambientale al fine di porre le basi per possibili azioni di ripristino ambientale.
Il recupero degli ecosistemi marini del SIN Bagnoli-Coroglio, e la relativa balneabilità delle acque, acconsentirà ad una fondamentale rivalorizzazione di un’area che ha subito da decenni un progressivo preoccupante deterioramento ambientale del Mediterraneo, con conseguente storico impatto non soltanto per gli ecosistemi marini ma anche per l’aspetto sociale che coinvolgerà l’intera realtà di Napoli.